José Luis Jiménez: “Finché non sarà chiaro che il virus si trasmette per via aerea, non ci proteggeremo a sufficienza”
José Luis Jiménez, uno scienziato spagnolo che lavora negli Stati Uniti, è uno degli oltre 200 scienziati che firma la lettera dell’OMS chiedendo che le vie aeree siano accettate come principale fonte di contagio. Spiega in “Más de uno” che la prima cosa da sottolineare è che esistono goccioline che, per quanto piccole, possono essere viste, e particelle in sospensione (l’ormai noto bioaerosol), che sono praticamente invisibili ma che una volta inalate causerebbero il contagio. Secondo Josè e altri scienziati il bioaerosol è la principale via di contagio.
José Luis Jiménez, è sicuro che l’attenzione non è ancora indirizzata su ciò che è veramente importante. “Finché non capiamo che effettivamente i virus viene diffuso dall’aria, non ci stiamo proteggendo come dovremmo “.
Jiménez spiega che le prove che la trasmissione attraverso l’aerosol sono schiaccianti e che è difficile per le comunità scientifiche e le organizzazioni sanitarie accettarlo. Assicura che sarebbe necessario cambiare le abitudini e le misure che stiamo prendendo.
Inizialmente si parlava solo di contatto diretto, contatto mani-mucose con superfici contaminate e di droplets (goccioline) come via di diffusione aerea.
Ora sembra che si debba analizzare più approfonditamente anche la pericolosità delle particelle in sospensione che possono attraversare gli spazi chiusi trasportate dall’aria.